venerdì 17 marzo 2017

Ciao Nonno...

Mi è capitata all'improvviso la tua foto tra le mani e subito sono tornata a quel giorno in cui è  stata scattata.
 Non la ricordavo più, ma il giorno del mio matrimonio tu e nonna avevate litigato, non ricordo più il motivo e quando sono passata tra i tavoli per la foto lei non voleva farsela con te.
 Ho sempre adorato questo lato del vostro matrimonio, ultraottantenni capaci di litigare e fare pace, amarsi e odiarsi, non parlarsi per intere giornate, proprio come due ragazzini alla prima cotta. Alla fine pace fu fatta e anche la foto, ma nel rivivere quel momento sono tornati alla memoria tutti i ricordi delle mie giornate con te, quando ero piccola e arrivavo a casa tua e tu con il tuo sorriso sempre pronto mi accoglievi sempre con la stessa frase: " La bella di nonno!!", quando la maestra alle elementari ci assegnò il tema " Chiedi a tuo nonno di raccontarti un episodio della seconda guerra mondiale".
Tu non ci raccontasti un episodio ma tutta la guerra, tornammo a scuola con un quaderno pieno di storia e le mani ancora doloranti per  l'intero pomeriggio passato a scrivere.
Quanto ti piaceva raccontare della tua Germania, di tutto quello che avevi passato quando eri giovane, sapevo a memoria tutte le tue storie, quando andavamo in gita tutti insieme si tirava a sorte per chi ti avrebbe portato in macchina, sicuri che per tutto il viaggio avresti parlato sempre tu.
Quando ti ho presentato Enrico gli hai domandato: " dove abiti tu?" " Colli del Tronto" "Ah Colli del Tronto...quando ero in Germania...." e via con tutta la storia.
Quante risate ci siamo fatti!!!Ti ricordo in bicicletta andare nel tuo orto, quando venivi a prendere il caffè al bar e passavi mezza giornata seduto a leggere tutti i giornali o quando venivo a casa tua all'ora di pranzo e tu stavi attaccato alla televisione per sentire il telegiornale...eri un po' sordo e dicevi che non sentivi le notizie perché noi parlavamo, ma in realtà il volume era talmente alto che si sentiva in tutta la via.
Quando invece venivo d'inverno ti trovavo sempre vicino al fuoco, era sempre acceso e io mi avvicinavo per scaldarmi le mani e allora tu mettevi subito un altro pezzetto di legna che avevi sempre vicino a te, forse è anche per questo se amo tanto il camino in casa.
Con il tuo cappello in testa che toglievi solo per un attimo e poi rimettevi subito con un modo di fare tutto tuo, i tuoi pranzi dove ci riunivamo tutti, una volta all'anno!!! Eri così fiero della tua famiglia...eravamo tanti: figli, cognati, nipoti...tanti e "casciaroni", una volta guardandoti intorno in una di queste rimpatriate dicesti a nonna " Guarda che cosa abbiamo creato!"...già..."una razza di belli" come dicevi tu!!
Quando ho deciso di chiamare mio figlio Leone sei stato l'unico che non mi ha detto "ma che nome è" "lo prenderanno in giro perché si chiama come un animale"...niente di tutto ciò, tu hai detto "Bel nome Leone...era il nome di un Papa ", a 90 anni eri più moderno di tanti miei coetanei ahahahah!
Da quando siamo qui in Costa Rica spesso viene a trovarci una falena bianca, la leggenda dice che è l'anima di qualcuno che ci vuole bene che ci viene a trovare.
Io sono sicura che sei tu! L'unico che, se fosse stato ancora vivo, sono sicura,  non avrebbe giudicato la mia scelta, non avrebbe sputato sentenze, non avrebbe fatto tragedie, ma mi avrebbe dato qualche consiglio, mi avrebbe appoggiato e chissà magari... mi avresti raccontato di nuovo qualche episodio della tua vita.
Vieni a trovarci quando vuoi...io ti aspetto...
Ciao Nonno!!!!


 

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